Ti sembrava fosse andata bene la call. Il prospect era interessato, o almeno così sembrava.
Poi, però il silenzio.
Aspetti un giorno, due, una settimana. Ti rileggi le mail che hai mandato.
Cerchi il punto in cui, forse, hai detto qualcosa di sbagliato.
Fa venire dubbi, fa perdere tempo.
Ma il silenzio, nel B2B, non è sempre un problema.
A volte è solo una fase.
Vediamo insieme cosa può voler dire… e come gestirlo al meglio.
1. Il silenzio non vuol dire sempre “no”
Il silenzio ha un suo significato. Ma non sempre è quello che immagini.
A volte serve tempo.
Magari ci sono troppe cose da fare.
O forse…non è ancora il momento.
E non è contro di te. Non è una porta chiusa. È solo una pausa.
2. Non premere, ma aiuta.
Mandare email su email non serve.
Anzi, rischia di allontanare ancora di più.
Meglio fare un passo indietro.
E pensare: “Cosa può essergli utile ora?”
📌 Un articolo, un consiglio, una soluzione a un dubbio che aveva espresso.
Scegli di essere quel professionista che non mette pressione. Ma si fa ricordare.
Esempio pratico:
Invece di scrivere “Mi dai un riscontro?”, prova con:
“Ciao Luca, durante la call parlavi delle difficoltà nel trovare clienti nel settore X. Ho trovato questo contenuto che potrebbe esserti utile. Fammi sapere se ti va di approfondire.”
Semplice. Calmo. Efficace.
3. Personalizza. Sempre.
Evita i messaggi generici.
Le persone sentono subito quando stai copiando e incollando.
📌 Riprendi le parole che ha usato.
📌 Ricollegati a qualcosa che ha detto.
📌 Fai capire che hai ascoltato.
Esempio:
Se ha detto “Cerchiamo clienti all’estero ma non sappiamo come iniziare”, tu puoi scrivere:
“Ciao Anna, ho trovato un articolo che spiega bene come fare lead generation in mercati esteri. Mi ha fatto pensare alla nostra chiacchierata. Ti lascio il link qui, magari può darti qualche spunto.”
Nessuna pressione. Solo supporto.
4. Se non risponde, va bene lo stesso
Dopo 2-3 messaggi, se non arriva risposta, puoi chiudere con eleganza.
📌 Non serve insistere.
📌 Meglio lasciare la porta aperta.
Ecco una frase utile:
“Capisco che il momento non sia ideale. Ti lascio i miei contatti, nel caso volessi riprendere il discorso in futuro. Un saluto!”
Molte volte, proprio questo messaggio leggero… riattiva il dialogo.
5. Il silenzio fa parte del processo
E’ vero, vorremmo avere subito le risposte, ma nel B2B non sempre le cose sono lineari.
Ci sono pause e rallentamenti.
L’importante è non forzare.
Se ti ritrovi in queste righe…
E hai bisogno di capire come parlare meglio ai tuoi prospect, senza rincorrerli, senza stressarti, ma con efficacia, scrivici.
Facciamo questo ogni giorno.
Costruiamo dialoghi che funzionano, non monologhi che stancano.
Ti aiutiamo volentieri a trovare il tuo modo.
👉 Ti basta un messaggio qui: Contattaci